Ancora Francia e Svizzera sul gradino più alto del podio ai Campionati del Mondo di Mountain Bike in Trentino. L’americano Christopher Blevins sorprende ancora: tre medaglie in tre giorni! Nelle qualifiche del Downhill sulla Black Snake bene Farina, Widmann e lo junior Cappello. Di Vergier e Hall i migliori tempi fra gli Elite
Lo raccontano i dati: la e-MTB ha conquistato milioni di persone in tutto il mondo, tanti dei quali proprio con la pedalata assistita hanno imparato a divertirsi su due ruote.
In Val di Sole, però, le e-MTB fanno divertire – e molto – anche chi non pedala: dopo la Electric Snake del 2019, la terza edizione dei Campionati del Mondo di e-MTB – svoltasi venerdì 27 agosto nell’ambito degli UCI Mountain Bike World Championships – ha offerto ore di divertimento ad un pubblico arrivato già numeroso nel venerdì di Daolasa.
Stavolta c’erano in palio le maglie iridate, e ad arricchire il loro medagliere sono state ancora Francia e Svizzera: i nuovi campioni del mondo sono il transalpino Jerome Gilloux e la giovane elvetica Nicole Goeldi, l’atleta più giovane in gara quest’oggi.
A fare notizia è stato anche, ancora, lo statunitense Christopher Blevins, fin qui senza dubbio l’uomo di questa edizione dei mondiali. Dopo la medaglia d’argento nel Team Relay e l’oro nello short track, nella prova di e-MTB il 23enne di Durango ha vinto l’unica medaglia che ancora gli mancava, il bronzo: nessuno ci era mai riuscito nella stessa edizione dei mondiali MTB.
Per l’Italia si segnalano il buon ottavo posto di Andrea Garibbo fra gli uomini e il dodicesimo di Anna Oberparleiter fra le donne. Sfortunato Martino Fruet: il veterano della MTB italiana, campione tricolore di specialità, ha visto la sua gara finire dopo 300 metri per un’avaria tecnica dopo un forte impatto subito da un atleta che lo seguiva. “In Val di Sole ho vinto tanto, ma per me i mondiali qui restano stregati,” ha dichiarato il trentino.
GILLOUX SI IMPONE NELLA MAREA TRANSALPINA
In un’edizione dei Campionati del Mondo di Mountain Bike sempre più a tinte “blues”, Jerome Gilloux, già due volte argento iridato di specialità, si è finalmente aggiudicato il metallo più prezioso succedendo nell’albo d’oro a due al sudafricano Alan Hatherly e al britannico Tom Pidcock.
Assieme al compagno di squadra, Hugo Pigeon, Gilloux ha annientato la concorrenza mantenendo un’andatura sostenuta e costante sul tecnico anello di 2250 metri e 140 metri di dislivello per giro disegnato dagli organizzatori di Grandi Eventi Val di Sole.
Gilloux e Pigeon hanno tagliato il traguardo rispettivamente in prima e seconda posizione (+0.22), con lo statunitense Blevins (+1.11) a completare il podio grazie a una bella rimonta nel finale, centrando un’incredibile terza medaglia in tre giorni.
“È stata una gara veramente dura,” ha commentato il neo-campione del mondo. “Il tracciato era molto tecnico, fra salite ripide e discese impegnative, e un primo tratto molto veloce. La mia tattica di oggi? Ho provato subito l’accelerazione sulla prima ascesa, e non mi sono più voltato indietro. Dopo due argenti, finalmente ecco l’oro che aspettavo.”
Ottavo il primo degli azzurri, Andrea Garibbo, nono il due volte Campione Olimpico Julien Absalon (Francia), quest’ultimo rimasto attardato nel primo giro a causa di una posizione non felice sulla griglia di partenza.
GOELDI, UN OROLOGIO SVIZZERO FRA LE DONNE
Poco prima della gara maschile sono state le donne a giocarsi le medaglie dei Campionati del Mondo di E-MTB. Nicole Goeldi si è presentata puntuale come un orologio svizzero all’appuntamento con la maglia iridata imponendo un ritmo insostenibile per le avversarie.
La transalpina Laura Charles, seconda a 13 secondi, ha provato a farsi sotto nell’ultima tornata, ma il successo dell’elvetica classe 2002 non è mai stato veramente in discussione. Medaglia di bronzo alla tedesca Sofia Wiedenroth. Soltanto quinta la campionessa uscente Melanie Pugin (Francia), davanti a Kathrin Stirnemann (Svizzera). Dodicesima la prima delle azzurre, la trentina Anna Oberparleiter.
“Oggi onestamente ho sorpreso me stessa,” ha raccontato Nicole Goeldi. “Sono partita un po’ indietro, e quindi ho dovuto inseguire da subito, e anche nel finale, dopo aver preso la testa, ho dovuto fare i conti con uno spegnimento dell’assistenza nella parte alta del tracciato. Ho temuto di poter perdere tutto, ma per fortuna sono riuscita a tenere fino al traguardo.”