Gambe, braccia e ogni muscolo del corpo sono sollecitati dalle rocce salentine ma più di loro ad essere sollecitate sono le emozioni dei biker che qui a Castro hanno raggiunto un picco altissimo.
La terza domenica di ottobre indossa i panni della prima di agosto. Sul molo di Castro dove sventolano le bandiere dei principali trofei italiani si mescolano completini e costumi ovvero ciclisti e tifi da spiaggia. E' il finale di stagione che nessuno avrebbe nemmeno osato chiedere.
Sulla linea di partenza ci sono tutti gli atleti più forti del panorama internazionale, un parterre da coppa del mondo. Non bastasse il campione italiano, ci sono anche campioni europei e campioni del mondo.
E poi, naturalmente, ci sono loro, gli amatori, il cuore pulsante della mountain bike, pimpanti, all'ultimo giorno di scuola.
Un quadro e una cornice di quelli che fanno brillare gli occhi.
Per il ballo di fine anno la parola d'ordine è divertimento.
Puntualissima, alle 9.30, ha inizio la bagarre.
I big stretti tra due ali di folla aggrediscono la rampa che porta verso la piazzetta in alto. Il gas è subito aperto e il pubblico, da parte sua, è subito gasato.
#weareinpuglia
La strada sale per qualche chilometro e appena fuori le mura della bella Castro le ruote grasse abbandonano, senza quasi mai più ritrovarlo, il confort dell'asfalto. Ora gli toccherà fare tutt'altra fatica tra sterrati, sassi e terra rossa.Le gomme di Ficara sono tra le prime ad arrendersi alla pari del suo fantino tagliato fuori dalla gara e costretto all'inseguimento. Non bastessero le gomme, ogni elemento meccanico delle mountain bike è stressato da un tracciato e da un ritmo gara che, dalla testa alla coda, è impressionante, frenetico.
Facile lasciarsi prendere dall'entusiasmo alla ruota di vagoni così veloci.
I biker non hanno un secondo nemmeno per bere o mangiare, bisognerebbe mettere il piede a terra.
Va bene ugualmente perchè quando le energie termineranno e i crampi presenteranno il loro conto, i biker avranno già fatto il pieno di endorfine.
Uno spettacolo nello spettacolo.
Un livello altissimo di atleti e un paesaggio da sogno, spesso a picco sul mare.
I biker a spasso nell'arena salentina sono tutti conquistati, dal primo all'ultimo.
La costa adriatica offre una delle sue giornate più belle, un cielo e un mare azzurro che per l'occasione sembrano aver indossato gli stessi colori. Emozionanti pennellate di blu nel blu, un quadro d'autore.
I single track velocissimi disegnano un serpentone lunghissimo, un serpentone che aggiunge colori allo spettacolo del Parco Naturale Otranto Leuca.
La velocità di crociera è impressionante e gli occhi di biker e tifosi sono più spalancati del solito. Impossibile stare incollati alle ruote più veloci, facile, molto facile, perdere le locomotive giuste. La testa del gruppo si fa sempre più risicata e il loro margine sulla concorrenza si fa man mano più consistente. Seewald, Paez e Rabensteiner sono gli uomini più attesi e non mentono le aspettative. Insieme a loro è bravo il giovane De Cosmo a fare l'elastico con i magnifici tre.
Alle spalle degli elite che fanno gara a sè ci sono altri maratoneti, i master, che lottano per la loro di gara.
Monteleone è il più generoso, mentre alla sua ruota ci sono nomi importanti come Colonna e Alberati.
Tra le donne elite è la Sosna, alla sua ultima fatica di una super carriera agonistica, a prendere le redini della corsa. Tra le master è la Romanello a far la differenza.
Ai meno venticinque dal traguardo il primo a tentare l'assolo è Rabensteiner.
Guadagna una ventina di secondi sui suoi inseguitori ma presto capisce che è dura raggiungere solo il traguardo con quei due alle calcagne.
Ripristinato il gruppetto di testa i biker aspettano gli ultimissimi chilometri per cercare l'azione decisiva.
Il tedesco Seewald l'azione decisiva la trova a pochi chilometri dall'arrivo. E' abile ad approfittare del sorpasso, deciso, a due granfondisti. Mentre i suoi avversari perdono l'attimo giusto Seewald spalanca il gas e saluta la concorrenza.
Il tedesco arriva, solo, come un razzo giù per le scalinate di Castro e presto è pronto ad alzare le braccia sulla linea del traguardo.
Paez e Rabensteiner, staccati di un minuto, devono accontentarsi delle piazze d'onore. Le altre vittorie marathon vanno a Sosna che arriva al traguardo nonostante un manubrio spezzato in due, a Colonna e Romanello.
Nel percorso granfondo si aggiudicano la Castro Legend Cup Concetto e Zahonero.
Grande gara era annunciata, grandissima gara è stata.
La prima UCI per il Ciclo Club Spongano è stata onorata alla grande... chissà cosa si inventeranno per il prossimo anno.
La Castro Legend Cup ancora una volta ha alzato l'asticella.
Che dire... complimenti!
Risultati Internazionale
1 | SEEWALD ANDREAS | EL | CANYON NORTHWAVE MTB TEAM |
2 | PAEZ LEON HECTOR LEONARDO | EL | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL TEAM |
3 | RABENSTEINER FABIAN | EL | WILIER-PIRELLI FACTORY TEAM MX |
4 | DE COSMO GIOELE | EL | SCOTT RACING TEAM |
5 | CHERCHI DARIO | UN | KTM ALCHEMIST POWERED BRENTA BRAKES |
6 | SPICA EMANUELE * | UN | ROLLING BIKE RACING TEAM |
7 | GORIA STEFANO | UN | MENTECORPO CICLI DRIGANI PRO TEAM |
8 | MEDVEDEV ALEKSEI | EL | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL TEAM |
9 | VALDRIGHI STEFANO | EL | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL TEAM |
10 | ALARCON AMBROSIO JUAN DANIEL | EL | BOTTECCHIA FACTORY TEAM |
vai ai risultati
Risultati Marathon 194 classificati
1 | COLONNA PAOLO | M2 | TEAM ERACLE |
2 | MONTELEONE GIANFRANCO | M4 | ASD BIKE 1275 |
3 | NASELLO ALDO | M3 | REVOLUTION BIKE |
4 | MOTTA MARCO | M3 | ASD BIKE 1275 |
5 | SIGNORELLO ROSARIO | ELMT | ASD MADONIE BIKE |
6 | NOTARPIETRO ANTONIO | M3 | NEW BIKE ANDRIA |
7 | ALBERATI PAOLO | M5 | A G SPORTING CYCLING TEAM |
8 | CIGOLINI MATTIA | ELMT | SPRINT BIKE LUMEZZANE ASD |
9 | PARISI ANGELO | M2 | ASD BIKE 1275 |
10 | SANSEVIERO FRANCESCO | M1 | ASD BIKE IN TOUR VALLO DI DIANO |