Siamo alla vigilia della quarta tappa del Mediterraneo Cross e il meteo pare piuttosto capriccioso e ostile. Una pioggia scrosciante da diverse ore si è abbattuta sulla città di Barletta, e non bastasse, le raffiche di vento paiono aver voglia di porta via tutto ciò che trovano davanti.
Impossibile tracciare il percorso, impossibile trovare una soluzione. Nè previsioni nè il cielo grigio sembrano inoltre lasciare speranze. La gara sembra, senza troppi giri di parole, piuttosto a rischio. Servirebbe una preghiera o una raccomandazione a chi più in alto. Quando la luce del sole è andata via da un bel pò, ecco un piccolo spiraglio, la pioggia e il vento si fanno meno dispettosi. Preghiera e/o raccomandazione paiono aver funzionato. Le speranze, così, aumentano e al buio si fissano i primi paletti. Cancellare la gara sarebbe una sconfitta, specie per chi, come Maurizio Carrer, l'organizzatore, è più abituato a vincere.
Tocca fare i conti con una parte del tracciato, sul litorale sabbioso, compromessa, ma con un pò di esperienza qualcosa di interessante ne uscirà fuori.
Quella tra Sabato e Domenica è per gli organizzatori una lunga nottata. I crossisti la mattina seguente avranno il loro percorso, un pò diverso da quello che doveva essere, ma ancora divertente.
Ancora una volta, chi in alto, per fortuna, premia gli sforzi organizzativi smentendo le drastiche previsioni meteo annunciate per la giornata di Domenica.
Si, il freddo non manca, e nemmeno un pò di vento, ma la pioggia battente ha preso un turno di riposo.
Solo ora è certo che la gara si farà. Il nuovo tracciato si divide a metà tra la sabbia e un percorso urbano con una lunga scalinata in cemento da affrontare in salita. E poi ci sono loro, un paio di pozzanghere perfette per sporcare le divise, troppo pulite, dei crossisti. Si sa, nel ciclocross, se non ti sporchi godi solo a metà.
Il via alle danze lo danno i G6. Daniele Losacco, Luciano Schettini e Oscar Carrer arrivano in un fazzoletto di 9 secondi. Quindici invece i secondi che Martina Giuliese rifila a Alessia Russo.
E' uno spettacolo, con le ombre che si disegnano sull'acqua e sulla sabbia dorata. E' un percorso velocissimo, anche sulla sabbia che ben battuta dalle piogge ne ha guadagnato in grip. E poi... non manca il terreno fangoso dove si creano i diversi binari. Tocca battezzare il binario giusto, tocca guidare e allo stesso tempo lasciarsi guidare dalla bicicletta. Occorre avere un ritmo costante, preferibilmente alto.
E' altissimo il ritmo di Francesco Carnevali, imprendibile già dal primo giro. Altissimo il ritmo dei soliti noti: Francesco Dell'Olio e Walter Vaglio staccati di appena 3 secondi.
Nella terza batteria è ancora grande sfida tra Marco Sicuro e Gabriele La Notte, con il primo che nel finale stacca l'avversario di 13 secondi. Tra le donne vincono Noemi Fracchiolla, Sara di Meo e Elisa Di Mercurio.
Più avanti sono Marco Russo e Stefano Masciarelli ad arrivare assieme sul traguardo. Tra le donne junior è Dalila Langone a vincere, mentre tra le elite Ilenia Fulgido.
Le vittorie master (fascia 2-3 e donne) vanno a Donato Capitaneo, Piero Luigi Contaldi, Biagio Palmisano, Luigino D'Ambrosio, Giuseppe Cinalli, Ilaria Guida, Veronica Improta e Eleonora Cristina Valluzzi.
L'ultima batteria di giornata vede la sfida tra Vittorio Carrer, mattatore della prima metà della stagione, e il più esperto Stefano Capponi. Fin dal primo giro si capisce che la sfida è tutta loro. Corrono incollati l'un l'altro, con sorpassi e controsorpassi che ricordano la Moto GP. Un piacere vederli in azione, i due sembrano asfaltare ogni difficoltà del percorso.
A metà gara l'evento cruciale. Capponi durante un doppiaggio, e ce ne saranno tanti, impiglia un po' di nastro nel cambio. E' costretto a scendere di sella. Quindici secondi persi, pesantissimi, difficile da colmare. L'inseguimento ha inizio, quasi una caccia al ladro.
I due alzano, quando sembrava impossibile, ancora il ritmo. Nulla, i due hanno ancora lo stesso ritmo.
Sul traguardo è Vittorio Carrer ad alzare le braccia. Stefano Capponi giunge dopo di lui con 13 secondi di distacco.
Chissà come sarebbe andata se non avesse avuto problemi!
Magari lo scopriremo nella prossima tappa del Mediterraneo Cross, in scena il 10 dicembre a Bisceglie (BT).
Tra i master un applauso spetta a Giuseppe Belgiovine, l'unico (tra i master) a terminare la prova a giri interi ovvero senza esser doppiato. Le altre vittorie vanno a Samuele Muggeo, Cristian Masciulli e Maurizio Di Taranto.
Dal lungomare di Barletta è tutto.
Ci si vede tutti a Bisceglie!
Si ringraziano per la preziosa collaborazione: Cosenza Group
Ciemme Bike Wear
Guerciotti
Svitol Italia
Scratch TV
Bikerounder
Giulio Carbone
MTBonline.it
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