
La prova organizzata dalla Cicloamatori Fondi e dall'instancabile Gino Marcantonio rappresenta la tappa più settentrionale della storica challenge dei Parchi.
Due i percorsi agonistici: marathon e point to point; identico, invece, lo spettacolo. I percorsi saranno rispettivamente di 72 e 59 km, zero, o giù di lì, saranno i metri di dislivello. La prova, così come nelle primissime edizioni, è un destra sinistra frenetico, con curve nette a novanta gradi, che si districa lungo gli argini del lago e nelle campagne agropontine.
E' una gara da spingere con il lungo rapporto, una gara in cui occorre battezzare le ruote giuste e non perderle di nemmeno un centimetro. Sui lunghi rettilinei sterrati serviranno i watt, ma quando il tracciato passerà "senza avvisare" dallo sterrato all'erba, attraversando tratti più fangosi o l'asfalto, i biker dovranno essere capaci di non perdere troppa velocità e al contempo rilanciarla. A Fondi, si, serve il manico, ne è prova il fatto che quella che a tanti sembra una gara adatta agli "stradisti" non ha mai visto, nonostante ventisei edizioni alle spalle, la vittoria di un non biker.
A Fondi il ciclista deve sempre adattare la sua pedalata al terreno senza perdere il ritmo, quel terreno che gli stradisti non cambiano mai.
Sullo stesso tracciato della marathon correranno anche i cugini gravelisti, per quella che sarà la quarta edizione delle Strade Bianche del Lago di Fondi.
La marathon laziale, già pioniera nel mondo della mountain bike, ha quasi un trentennio fa, inaugurato il Gravel prima che il fenomeno, oggi secondo noi realtà, nascesse.
Quello di Fondi è probabilmente un percorso in bilico tra la mountain bike e la bici gravel, con la prima più adatta ai rilanci, più a suo agio nei passaggi da un terreno all'altro, la gravel, invece, un pelo più veloce quando il fondo lo permette.
Una gara nella gara, quella tra mtb e gravel, con due partenze differenti ovviamente, che incuriosisce gli appassionati e chi da anni ha cominciato ad osservare il movimento gravel.
Chi vincitore impiegherà meno tempo?
Quale sarà la bici più veloce ad affrontare le sponde del Lago di Fondi?
Risposte che avremo qui tra pochi giorni.
Quel che è certo è che la classica laziale ha fatto la storia della mountain bike, e chissà che tra qualche anno non faccia anche la storia della gravel.
Chi può dirlo! Restate sintonizzati... ne riparliamo tra vent'anni.
Avete tempo fino a Giovedì 27 marzo alle 22 per iscrivervi su MTBOnline. Cosa aspettate!
