
Là dove lo sport incontra l’emozione, l’Ucla 1991 ha disegnato molto più di un tracciato: ha costruito un sogno. E quel sogno lo hanno interpretato centinaia di ragazzi e ragazze arrivati da ogni angolo d’Italia, in sella alla loro voglia di superarsi. Otto categorie, otto gare che hanno raccontato otto storie, ma con un unico, grande respiro: quello della passione autentica.
Il talento che sboccia
Tra gli Allievi 2° anno, la sorpresa ha il volto determinato di Roberto Pinna (Beltrami TSA), che in una prova maiuscola ha lasciato dietro sé Giovanni Bosio e Mattia Oliveri, segnando un tempo e un distacco che parlano chiaro. Nella stessa scia di successo, il compagno di squadra Mattia Acanfora, già campione lo scorso anno da Esordiente, si conferma una certezza tra i 1° anno, vincendo con autorità e carattere.
Al femminile, Mariachiara Signorelli non si limita a vincere: completa un cammino, un percorso fatto di costanza e crescita, mettendosi addosso un’altra maglia tricolore da custodire come un gioiello. Con lei, Caterina Prataviera firma la sua impresa tra le Allieve 1° anno, esempio di grinta e lucidità in gara.
Le nuove scintille
Poi ci sono loro, gli Esordienti, piccoli ma già grandi nel cuore: Nicolò Ferrari, Simone Quattrone, Giorgia Vottero e Irene Righetto.
Ognuno di loro ha inciso il proprio nome nel futuro, accendendo scintille che presto potrebbero diventare fuoco sacro.
Un palcoscenico che emoziona
Dietro ogni medaglia c’è una corsa. Dietro ogni corsa, c’è un’organizzazione che funziona. L’Ucla 1991 ha fatto il miracolo della semplicità perfetta: logistica impeccabile, accoglienza calorosa, tracciato tecnico e spettacolare. Il tutto sostenuto dall’impegno straordinario dei volontari, dal supporto del Comune di Albenga e da un pubblico caloroso, pronto a trasformare ogni arrivo in una festa.
Ma Campochiesa non è solo arrivo. È ripartenza. Perché già si guarda alla prossima sfida, alla XCO Coppa Città di Albenga, appuntamento ormai imprescindibile per l’apertura della stagione internazionale MTB.
L’inizio di un sogno
C’è chi ha vinto. C’è chi ha imparato.
Ma tutti, davvero tutti, hanno vissuto qualcosa che va oltre la classifica. Perché a Campochiesa non si è solo corso: si è sognato in grande.
E ogni sorriso impolverato, ogni abbraccio sudato, ogni lacrima – di gioia o delusione – racconta di un ciclismo che ha il volto più bello del futuro.
Un’edizione che non sarà ricordata solo per i nomi sull’albo d’oro, ma per quella emozione collettiva che ha fatto vibrare una comunità intera.
E che, da oggi, profuma già di ricordi indelebili.
Risultati completi - a cura di Paolo Truscello : https://www.mtbonline.it/Risultato/1714/0-xco-coppa-citta-di-albenga
