Appenninica MTB Stage Race

Di Arias e Bakker i primi acuti di Appenninica 2025

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photo credits ©The Outdoor Lab



Appenninica MTB Stage RaceL’esperienza di Diego Arias con Appenninica MTB Stage Race riprende da dove si era interrotta. Nel 2022 a Vidiciatico il colombiano vinse la classifica generale alla sua prima partecipazione, e da qui oggi, lunedì 23 giugno 2025, è tornato al successo sugli Appennini dell’Emilia-Romagna.

Il colombiano del Metallurgica Veneta Pro Team ha subito confermato le sue credenziali di favorito, andando a vincere la prima frazione di 58 km e 2300 metri di dislivello con partenza e arrivo a Vidiciatico.
Una tappa interpretata con l’esperienza di un veterano, controllando nella prima parte e cercando di accumulare il maggior vantaggio possibile sugli avversari nel finale.
 
Subito dopo il via, la salita verso il comprensorio del Corno alle Scale è stata infiammata dall’azione del duo del Rolling Bike Team. Vincenzo Saitta ed Emanuele Spica hanno imposto un ritmo elevato, scremando il gruppo e costringendo molti a gestire lo sforzo, visto il caldo e l’inizio di una settimana che si attende impegnativa per tutti.
 
Al passaggio per il Passo di Croce Arcana con Saitta era rimasto soltanto Diego Arias, bravo a lasciar sfogare il duo del Rolling Bike Team. Nel successivo tratto in salita verso il Lago Scaffaiolo il colombiano si è così scrollato di dosso il siciliano, proseguendo nell’azione nella discesa verso Vidiciatico, con l’obiettivo di mettere più secondi possibile tra sé e gli avversari.

Nel frattempo, alle sue spalle, Hans Becking ha superato le difficoltà della prima ora di gara, rendendosi protagonista di una rimonta completata con il secondo posto al traguardo. Diego Arias ha chiuso la sua prova in 2:55:25, anticipando di 6’28” il rivale più accreditato per la Maglia Blu Barbieri PNK finale.
 
Da non sottovalutare per la vittoria finale nemmeno Vincenzo Saitta, terzo al traguardo a 6’55”, che ha confermato di avere un’ottima gamba. Completano la top five di giornata Emanuele Spica (Rollink Bike Team), quarto a 10’01” e Andrea Candeago (Metallurgica Veneta Pro Team), quinto a 12’09”.
 
“È stata una giornata molto calda, sarà un fattore per tutta la settimana credo – spiega Diego Arias dopo l’arrivo -. Il duo del Rolling Bike Team è partito subito forte nella salita verso il Corno alle Scale, facendo un ritmo molto alto. Dopo aver staccato Saitta ho spinto per mettere più distacco possibile da Hans Becking: penso oggi abbia pagato il lungo transfer di ieri ma è un rivale molto pericoloso per la vittoria finale”.
 
Soddisfatto anche Vincenzo Saitta, che spera di lasciare il segno nel proseguo della corsa. “Siamo partiti subito a tutta nella prima salita, facendo un ritmo folle, e in vetta mi sono trovato da solo con Diego Arias. Poi ho preferito proseguire del mio passo, per non andare fuori giri. Spero di restare in classifica nei prossimi giorni, e magari vincere una tappa”, il commento del siciliano.
 
Nella categoria Master successo dello spagnolo Oscar Pujol, con un vantaggio di 3’25” sull’olandese Rob Van der Werf e 5’04” sul campione uscente Juul Van Loon. Mirko Pirazzoli ha vinto invece la prima tappa nella categoria Grand Master con un vantaggio di 9’02” su Stefan Buri, terza piazza per Paul Wellicome. Tra i Great Grand Master il successo va a Axel Strauss che domina la sua categoria mettendo in fila Piotr Sozanski e Lawrence Westney.

BAKKER VINCE, MA SCHULZ NON MOLLA
Come da previsione della vigilia, la corsa femminile si conferma estremamente aperta ed equilibrata. La prima frazione è stata vinta da Lola Bakker che si è imposta sul traguardo di Vidiciatico in 4:20:43. L’olandese ha preso subito la testa della corsa insieme a Syd Schulz, che ha confermato di essere una delle migliori atlete in gara
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Come nella corsa maschile, con Arias e Saitta, le due sono rimaste insieme fino alla seconda salita, verso il Lago Scaffaiolo, dove il forcing di Lola Bakker ha avuto la meglio, piegando la resistenza dell’americana. Sul traguardo di Vidiciatico l’equilibrio è stato però confermato dal cronometro, perché il vantaggio dell’olandese è di soli 2’49”.
 
Più distante, al terzo posto, l’altra olandese Linda Van Vlet che ha chiuso a 26’55” dalla vincitrice. Completano la top five la spagnola Almudena Rodrigeuz Lopez de Armentia e la tedesca Regina Marunde con più di un’ora di ritardo. La prima Maglia Rosa Lavor va quindi sulle spalle di Lola Bakker, ma la sfida sembra più che mai equilibrata.

“È stata una giornata molto dura a causa del caldo – racconta Lola Bakker -. La prima salita mi ha messo a dura prova, ma i paesaggi sul crinale Appenninico mi hanno dato l’energia per proseguire. Nella seconda salita mi sono ritrovata da sola e ho spinto fino al traguardo. È la terza volta per me ad Appenninica e sono veramente felice di essere qui, è stupendo”.
 
TORNA IL MONTE PIZZO
Si riparte domani con un nuovo anello con arrivo e partenza dalla frazione di Vidiciatico. Una tappa non meno sfidante dal punto di vista tecnico con 46 km e 2100 metri di dislivello e un tracciato che non lascia sosta, dove sarà fondamentale restare concentrati e risparmiare energie.
 
Si comincia subito con una salita agile per entrare nel sentiero di Albarè nel comprensorio del Monte Pizzo.
Da lì si prosegue verso Monteacuto nelle Alpi dove ci sarà una impegnativa discesa fino a Molino della Squaglia, ma è solo una pausa prima di 17,4 km di salita.
Il tratto finale verso l’arrivo è una picchiata di 3km con pendenza media di quasi il 10%.
Di Arias e Bakker i primi acuti di Appenninica 2025
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